Lo scorso 6 marzo l’EACEA (Agenzia esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura della Commissione europea) ha pubblicato un comunicato (consultabile qui) relativamente agli effetti delle misure restrittive concernenti la mobilità, adottate dalla competenti autorità nazionali per il contenimento della diffusione epidemiologica del COVID-19, sull’implementazione dei progetti già risultati beneficiari nell’ambito dei programmi di finanziamento europei, tra cui Europa per i cittadini.
Al proposito, l’Agenzia ha ricordato che gli enti organizzatori dovrebbero opportunamente contattare i partecipanti individuali che già si trovano nelle aree interessate o hanno in programma di partire da o per le stesse nelle settimane a venire, comunicando di attenersi alle prescrizioni ufficiali emanate dalle competenti autorità locali.
In tale contesto, si raccomanda di portare avanti per quanto possibile l’ordinaria implementazione delle attività programmate, sia per gli enti organizzatori che per i partecipanti individuali, in misura conforme e proporzionata alle misure formalmente adottate dalle autorità competenti. I partecipanti possono comunque richiedere assistenza alle ambasciate, ai consolati e ai consolati onorari del luogo di soggiorno.
L’EACEA, infine, rammenta che tutti gli Agreements con essa sottoscritti contengono una clausola di “forza maggiore”, applicabile alle restrizioni di mobilità come diretta conseguenza delle misure adottate dalle competenti autorità nazionali. Tuttavia, la sussistenza di un evento di “forza maggiore”, tale da impedire l’ordinaria implementazione delle attività programmate, sarà analizzata caso per caso a tempo debito, ovvero al momento della valutazione dell’eleggibilità dei costi.
A livello nazionale, per quanto concerne lo svolgimento di attività programmate nell’ambito di progetti a capofila o con partner italiani, a seguito dell’entrata in vigore il 10 marzo u.s. del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, che ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, e fino al 3 aprile 2020, si ricorda che in Italia:
-    gli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio nazionale, nonché al suo interno, devono essere limitati ai soli casi di situazioni di necessità, di comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute;
-    sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati;
-    sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico;
-    sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto;
-    è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

23 marzo 2020